Partiamo da un presupposto sull'alimentazione del cavallo
Il cavallo è un erbivoro monogastrico, nomade e pascolatore. In natura pascola la maggior parte del tempo. Il sistema digestivo del cavallo produce costantemente succhi gastrici (circa 1,5 litri ogni ora – 30/35 litri al giorno) indipendentemente se si alimenta o meno. A differenza di noi umani, non ha una cistifellea che accumula la bile necessaria alla digestione dopo i pasti. Il suo stomaco è piccolo, circa 10 litri, e gli consente velocità e agilità nella fuga.

Alimentazione del cavallo a razione
Dare il fieno due volte al giorno, ad esempio alle 8 di mattina e alle 20 di sera presuppone che il cavallo mangi per circa 3/4 ore a pasto per poi rimanere senza cibo per almeno 8/9 ore. Lunghi periodi senza foraggio, oltre le 3/4 ore, mettono a rischio la salute dei nostri amici equini. Numerose ricerche hanno dimostrato che mediamente il 60% dei cavalli alimentati a razione soffrono di ulcera gastrica. Questa percentuale si alza dal 90 al 95% nei purosangue impiegati in attività sportive.
Oltre ad arrecare problemi fisici, l’alimentazione a razione crea problemi psichici nel cavallo, che lasciato a digiuno presenta spesso evidenti segni di stress.
Le cose si aggravano se vengono utilizzati mangimi a base di concentrati.
Il cavallo contrasta la continua produzione di succhi gastrici anche grazie all’elevata quantità di saliva prodotta durante la masticazione. La saliva infatti contiene elementi ricchi di bicarbonato che sono fondamentali per neutralizzare gli acidi ed equilibrare il ph dello stomaco.
Con l’alimentazione a concentrati diminuisce drasticamente il tempo di alimentazione, di masticazione e di conseguente produzione di saliva. Lo stomaco, oltre ad essere a digiuno per molto pià tempo, è anche privo della saliva necessaria per contrastare l’acido prodotto.
Alimentazione del cavallo continua
Un buon compromesso per simulare l’alimentazione che il cavallo avrebbe normalmente in natura, sono le reti da slow feeding. Con le reti slow feeding si rallenta l’assunzione di foraggio da parte del cavallo. Mangiando poco e spesso lo stomaco non rimane mai vuoto per lunghi periodi e gli acidi gastrici non hanno modo di aggredire la mucosa, evitando così l’insorgenza di gastriti e di ulcere. Alimentandosi costantemente riduce anche lo stress emotivo ma attenzione, non usare reti con maglie troppo piccole che potrebbero far insorgere un senso di frustrazione e di conseguenza ricadere nello stress. Una larghezza ottimale delle maglie è di circa 5 centimetri.
Alimentare il cavallo con reti per lo slow feeding è sicuramente impegnativo in quanto presuppone che le reti vengano riempite almeno una volta al giorno. Per riempire una rete da slow feeding da 5kg servono circa 10 minuti. Considerando che un cavallo medio mangia circa 10/15kg al giorno ne consegue che per ogni cavallo dobbiamo dedicare 15/20 minuti al giorno per riempire le reti.
Esistono altri svariati metodi per rallentare l’alimentazione del cavallo, ma le reti per lo slow feeding sono senza dubbio la soluzione più economica. Ad esempio esistono in commercio dei contenitori rigidi con piccoli buchi da dove esce il fieno oppure dei cassoni simili ai contenitori per la raccolta delle olive con sopra una rete removibile.
Attenzione. Non legare le reti né troppo alte né troppo basse. Le reti legate alte costringerebbero il cavallo a mangiare con la testa alta, posizione non confortevole (il cavallo pascola a testa bassa); le reti legate troppo basse, invece, sono un pericolo perché il cavallo potrebbe impigliarsi i ferri delle zampe anteriori nelle maglie della rete.
Consigli pratici.

Usare reti slow feeding di alta qualità e senza nodi.
Per esperienza personale posso garantire che le reti economiche con nodi hanno una durata molto limitata in quanto, oltre ad avere nodi a cui i denti del cavallo si aggrappano con più facilità, sono spesso fatte con una corda molto fina. Posizionarle distanti fra loro e lontano dall’acqua in modo da stimolare il movimento.

Attrezzarsi con una postazione dedicata.
Per facilitare e diminuire i tempi di riempimento delle reti consiglio di preparare una postazione fissa con un barile aperto nella parte superiore dove poter inserire la rete che verrà tenuta allargata dal barile stesso. Con questa accortezza la rete si riempie velocemente e con molta più agilità.

Usare una rete per rotoballa.
La rete da rotoballa è sicuramente una soluzione molto comoda che consente di avvolgere l’intero ballone di fieno evitando di riempire quotidianamente le reti. Come ogni soluzione benché abbia molti lati positivi ha anche qualche criticità. Ad esempio, non si può spostare quotidianamente e il cavallo è costretto a sostare molto tempo intorno al ballone senza fare movimento. Un’altro aspetto che potrebbe risultare problematico è la movimentazione delle balle con il trattore, non sempre disponibile nei paddock privati o nei piccoli maneggi.
La mia scelta
Dopo avere utilizzato le reti da slow feeding per svariati mesi ho deciso di costruire una struttura coperta in legno dove posizionare la rotoballa avvolta nella rete senza nodi con maglie da 5cm. I cavalli sono più rilassati e felici. Quando li porto fuori dal paddock non hanno quel famelico desiderio di attaccarsi all’erba come se non mangiassero da ore e il loro apparato digerente non soffre più il digiuno.



