apparato digerente del cavallo

Panoramica dell’apparato digerente del cavallo

Apparato digerente del cavallo, lungo come un palazzo di 12 piani

Il sistema digerente del cavallo è molto particolare. È possibile dividerlo in due sezioni: la sezione anteriore, molto simile alla nostra e la sezione posteriore, simile a quella di un ruminante. Tuttavia, il cavallo non è né un essere umano né un ruminante e nemmeno una combinazione diretta di entrambi. È unico e come tale va considerato.

 

La lunghezza totale dell’apparato digerente varia in media dai 25 ai 35 metri ed ha una capacità che varia orientativamente dai 150 ai 200 litri. Tutte le lunghezze e capacità riportate nella panoramica di seguito sono indicative e possono variare, anche notevolmente, se si tratta di un cavallo adulto o un cavallo di piccola taglia.

Panoramica dell’apparato digerente del cavallo

Bocca

La bocca è dove inizia la digestione del cavallo e contiene 36 denti (femmine) e 40 denti (maschi), non considerando i denti di lupo (lupini). I denti del cavallo sono ad accrescimento pressoché continuo e vengono consumati lentamente con la masticazione continua del foraggio. Qui ho parlato della dentatura del cavallo.

 

Le labbra hanno lunghi peli tattili (chiamati vibrisse) che permettono al cavallo di raccogliere informazioni relative agli oggetti con cui vengono in contatto. Hanno quindi un ruolo importante anche nel riconoscere e scegliere gli alimenti.
In circostanze normali, quando pascola e mastica materiale fibroso, può arrivare a produrre svariati litri di saliva. La saliva contiene bicarbonato e altri tamponi alcalini per neutralizzare l’acido nello stomaco e per lubrificare il cibo.
Il cavallo, per consumare in media 1kg di fieno, può arrivare a compiere oltre 3.500 atti masticatori all’ora. Questa quantità si riduce notevolmente se si alimenta con mangimi e foraggi. Per consumare 1kg di avena, ad esempio, impiega circa 10 minuti e circa 800 movimenti della mascella.

 

I cavalli non possono fisicamente rigurgitare il cibo ingerito e, a differenza dei ruminanti (bovini, pecore, capre, ecc.), fanno molto affidamento sui loro denti impiegando molto più tempo per masticare. I ruminanti invece ingoiano molto prima il cibo che verrà poi fermentato nel rumine per poi essere reindirizzato alla bocca per una seconda masticazione.

 

Quando i cavalli masticano mangimi fibrosi come il fieno, compiono un lungo movimento orizzontale della mascella, movimento che si estende oltre il bordo esterno dei denti. I mangimi e i concentrati, invece, vengono consumati con un movimento più breve, che non si estende oltre il bordo esterno dei denti. In questo modo la tavola dentaria non si consuma in modo uniforme. Un altro fattore che contribuisce a una masticazione scorretta e alla conseguente formazione delle cosiddette punte nei denti, è l’alimentarsi con la testa alta, come avviene utilizzando il fieno in reti appese troppo alte o in mangiatoie sollevate. Le mascelle del cavallo, infatti, sono strutturate da madre natura per mangiare con la testa rivolta al terreno.

 

Nel tempo, diete ad alto contenuto di mangimi e concentrati possono causare, oltre a problemi ai denti, anche disfunzioni digestive come coliche e ulcere allo stomaco. Qui ho parlato dell’alimentazione del cavallo.

 

L’assunzione dei liquidi avviene invece tramite suzione. Il cavallo immerge le labbra socchiuse nell’acqua e retrae la lingua formando una depressione all’interno della bocca. Questo meccanismo permette al liquido di risalire nella cavità orale.

Focus bocca del cavallo:


  • La digestione inizia con la masticazione: gli incisivi nella parte anteriore della bocca mordono il cibo e strappano l’erba mentre i molari posteriori masticano e macinano il cibo.
  • In special modo i mangimi e i concentrati tendono a far consumare i denti in modo non uniforme, causando spigoli vivi. Controlli regolari sono essenziali per garantire che il cavallo sia a suo agio e mastichi in modo efficiente.
  • La masticazione innesca la produzione di saliva che ammorbidisce e inumidisce il cibo rendendolo più facile da deglutire. Una masticazione insufficiente può portare al soffocamento.

Esofago

Attraverso l’esofago il bolo (cibo masticato) passa dalla bocca allo stomaco. L’esofago è un tubo di circa 120/150 cm. Grazie a muscoli semi-involontari che si rilassano e si contraggono, il bolo alimentare scorre verso lo stomaco, un processo noto come peristalsi.

 

Il soffocamento nei cavalli, a differenza degli esseri umani che corrisponde ad un blocco delle vie aeree, è causato da qualcosa che blocca l’esofago. Un cavallo che sta soffocando può respirare, ma non può deglutire. La causa principale del soffocamento nei cavalli è un pezzo di cibo mal masticato ed è per questo che è importante sminuzzare il cibo (come ad esempio le carote, le mele, ecc..) prima di darlo in pasto ai nostri cavalli.

Cardias

Il bolo passa allo stomaco attraverso una potente valvola muscolare, il cardias. È proprio questa valvola che impedisce al cavallo di rigurgitare il cibo ingerito. Nelle rare occasioni in cui si verifica, il rigurgito è sempre da considerarsi espressione di patologie molto gravi.

Stomaco

Il volume dello stomaco di un cavallo adulto è relativamente piccolo, tra i 10 e i 15 litri. Lo stomaco riceve solo piccole porzioni di cibo alla volta e rimane sempre parzialmente pieno. I due terzi di ogni pasto all’incirca, passano nell’intestino velocemente, circa 1 ora, mentre il restante terzo rimane al suo interno per 5-6 ore.

 

Lo stomaco del cavallo è diviso in due settori: il settore squamoso, privo di ghiandole e il settore ghiandolare. Il settore ghiandolare secerne, oltre ai succhi gastrici, il muco responsabile dell’azione protettiva delle pareti gastriche.

 

Una caratteristica importantissima da prendere in considerazione è la costante secrezione di acido, indipendentemente che il cavallo si alimenti o meno. Lo stomaco dell’equino secerne acido in continuazione in quanto è concepito per mangiare continuamente.

Focus stomaco del cavallo:

 

  • Lo stomaco di un cavallo adulto è relativamente piccolo, all’incirca le dimensioni di un pallone da rugby.
  • Lo stomaco è una struttura piuttosto rigida e, anziché dilatarsi per accogliere un pasto abbondante, velocizza il passaggio del cibo rendendo il processo digestivo meno efficiente.
  • Lo stomaco è diviso in due aree: l’area squamosa non ghiandolare e la regione gastrica ghiandolare, dove vengono prodotte le secrezioni digestive.
  • I cavalli possono soffrire di ulcere in entrambe le regioni dello stomaco. Nella regione superiore squamosa la causa di ulcere è dovuta a una combinazione di più fattori, una dieta povera di fibre (fieno), una dieta ricca di mangimi e concentrati, digiuno prolungato e gli effetti dell’esercizio fisico che consente all’acido di entrare in contatto con la parete superiore dello stomaco (non protetta) per periodi di tempo prolungati. Nella regione ghiandolare invece, si pensa che la causa sia l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come il Bute, che distruggono i meccanismi di difesa contro l’acido permettendogli di erodere il tessuto dello stomaco.

Intestino tenue

Il bolo trasformato in chimo nello stomaco, procede attraverso il piloro nell’intestino tenue. L’intestino tenue di un cavallo adulto è lungo circa 20-25 metri, ha un diametro compreso tra 7 e 10 centimetri con una capacità dai 50 ai 70 litri.
È composto da duodeno, digiuno e ileo.

 

Gran parte del chimo si muove attraverso l’intestino tenue molto velocemente e nonostante l’intestino tenue abbia un diametro relativamente piccolo, le pareti intestinali sono ricoperte da rughe o pieghe che contengono milioni di villi e microvilli che rendono la superficie di contatto e assorbimento dei nutrienti molto ampia. Nel tenue sboccano i succhi pancreatici e la bile, prodotti rispettivamente da pancreas e fegato, due grosse ghiandole annesse al duodeno.

Focus intestino tenue del cavallo:

 

  • È composto di 3 regioni conosciute come duodeno, digiuno e ileo.
  • È lungo orientativamente in un cavallo adulto da 20/25 metri con diametro di 7/10 centimetri.
  • Nel tenue, grazie agli enzimi pancreatici e intestinali viene assorbita la maggior parte dei grassi, delle proteine e circa il 50-70% dei carboidrati solubili. Anche molte delle vitamine e dei minerali vengono assorbite grazie a questo tratto.
  • La bile drena continuamente dal fegato nell’intestino tenue e aiuta la scomposizione di grassi e oli. Poiché per natura pascola la maggior parte del tempo il cavallo, a differenza degli umani, non ha una cistifellea per l’accumulo della bile.

Intestino crasso

L’intestino crasso del cavallo è comporto da 3 sezioni: cieco, colon e retto.
Nel cavallo adulto l’intestino cieco è lungo circa 1 metro e ha una capacità di circa 30 litri. Questo tratto digestivo assomiglia per la sua fisiologia al rumine, infatti nel suo interno è presente una folta popolazione batterica.  

 

Il colon è composto da tre parti; ascendente, trasversale e discendente. La prima parte del colon ha la maggiore capacità ed è conosciuta come il grande colon. Al contrario, la parte discendente del colon è conosciuta come il piccolo colon.

Il grande colon è lungo da 3 a 3,7 metri e ha una capacità da 50 a 60 litri. Può essere suddiviso in quattro scomparti; i segmenti destro e sinistro del colon ventrale e i segmenti sinistro e destro del colon dorsale. Le quattro parti del grosso colon sono collegate da tre curve. Il diametro dei diversi segmenti del grande colon varia notevolmente da 20 a 25 centimetri, a 50 centimetri di diametro nel colon dorsale destro dove forma la grande sacca.

 

Il piccolo colon è lungo circa 3 metri con un diametro medio da 7,5 a 10 centimetri e ha una capacità di 18 litri circa. Insieme al grande colon ha una capacità totale da 70 a 80 litri circa.

 

Il retto si trova all’estremità del grande colon ed è lungo circa 30 centimetri. Questo si apre all’esterno attraverso l’ano.

Focus intestino crasso del cavallo:

 

  • L’intestino cieco è lungo circa 1 metro e contiene da 25 a 30 litri.
  • Nel cieco sono presenti batteri e altri microrganismi responsabili della scomposizione delle fibre e di tutti i carboidrati solubili sfuggiti alla digestione nell’intestino tenue.
  • La digestione delle fibre nell’intestino cieco produce calore che funge da sistema di riscaldamento centrale del cavallo.
  • Nella stagione fredda è importante assicurarsi che il cavallo abbia costantemente fibre a disposizione per consentirgli di regolare autonomamente la temperatura corporea e rimanere al caldo.
  • Il grande colon è lungo da 3 a 3,7 metri con un diametro da 20 a 25 cm.
  • Il piccolo colon piccolo è lungo circa 3 metri con un diametro di 7,5 a 10 cm.
  • Il grande colon contiene i microrganismi responsabili della digestione delle fibre.
  • I batteri dell’intestino crasso producono anche vitamine del gruppo B che sono essenziali per il metabolismo e l’utilizzo dell’energia. Una sana popolazione batterica è quindi vitale per la salute generale del cavallo.
  • L’acqua viene assorbita nell’intestino crasso.
  • Tutto il materiale di scarto non digerito, cellule morte ecc. passano al retto per poi essere espulso attraverso l’ano.

Conclusione

I disturbi digestivi e metabolici molto comuni negli equini domestici dipendono, nella maggior parte dei casi, dal modo errato in cui gestiamo e nutriamo i nostri cavalli. Il cavallo è stato progettato dalla natura per vivere all’aperto, muoversi, vivere in branco e mangiare grandi quantità di fibre in modo continuo.
Una corretta alimentazione e una buona gestione sono alla base del benessere dei nostri amici cavalli.

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